martedì 14 giugno 2011

Vendita Casa Indipendente a Triora

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Triora caratteristico Borgo in Valle Argentina - Case - Immobili - Appartamenti

Qualcosa in più su triora : ( fonte wikipedia )

Triora (Triêua in ligure[1]) è un comune italiano di 398 abitanti[2] della provincia di Imperia in Liguria. Il territorio comunale è il maggiore della provincia imperiese.
Il comune è stato recensito come uno dei borghi più belli d'Italia[3] e insignito, dal 2007, della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano[4].
Il comune è situato nella Valle Argentina ed il suo territorio comunale è il più esteso della provincia imperiese.
Il centro principale (Triora) sorge a 780 m s.l.m. sulle estreme pendici meridionali di un costone montuoso che digrada dal massiccio del Saccarello verso la stretta conca di fondovalle percorsa dal torrente Argentina. Triora dista da Imperia circa 47 km.
Grazie all'altitudine e alla relativa distanza dalla costa, Triora ha un clima prevalentemente montano, con escursioni diurne accentuate. Il freddo invernale, comunque, non è mai eccessivo, soprattutto perché il borgo, esposto a mezzogiorno e in pendio, risente del buon soleggiamento diurno e non subisce l'effetto dell'inversione termica di fondovalle; l'alta bastionata montuosa che chiude a nord l'alta valle Argentina, con altitudini uniformemente superiori ai 2000 m, la ripara poi dai venti settentrionali provenienti dalla val Padana, che portano pioggia e nevicate nelle zone vicine dell'alta val Tanaro.
Secondo alcuni storici locali il borgo ha molto probabilmente avuto origine nell'epoca romana, dalla tribù dei Liguri Montani, che si sottomisero all'Impero romano dopo lunghe lotte nel territorio. Come altri paesi vicini venne sottoposto alla Marca Aleramica e successivamente a quella facente capo ad Arduino d'Ivrea.
In seguito divenne possedimento, intorno al XII secolo, del conte di Badalucco (politicamente dipendente dai conti di Ventimiglia) ed iniziò a stringere alleanze con i paesi e borghi attigui, specialmente con quelli maggiormente vicini alla politica espansionistica della Repubblica di Genova, e ad acquistare nuove terre tra cui metà castrum di Castelvittorio. La stretta vicinanza politica con Genova fece sì che in un atto del 4 marzo 1261, rogato poi l'8 novembre del 1267, si sancisse il passaggio di Triora come nuovo feudo della repubblica genovese. Il passaggio di proprietà giovò molto al paese e al borgo - soprattutto per le numerose concessioni offerte da Genova, tra cui la libera pena capitale - tanto da diventarne comune capofila della nuova podesteria comprendente i borghi - ora comuni a tutti gli effetti - di Molini di Triora, Montalto Ligure, Badalucco, Castelvittorio, Ceriana e Baiardo.
La creazione di nuove cinte murarie e l'erezione di cinque fortezze difensive creò una sorta di nucleo fortificato, quasi inespugnabile, che mise a dura prova le truppe dell'imperatore Carlo IV nella tentata conquista del borgo. Persino la Repubblica ebbe notevoli problemi nella sua gestione, leggermente inasprita per le continue tasse imposte agli abitanti, tanto da far imprigionare il capo delle milizie e distruggere parte della fortezza. Nonostante i dissapori creatisi la popolazione rispose positivamente alle chiamate di guerra, specie nella famosa Battaglia della Meloria del 1284, dove Triora e la sua podesteria inviarono nella battaglia marinara contro Pisa circa duecentocinquanta balestrieri a sostegno di Genova.
Nel 1625 l'esercito piemontese, guidato da Casa Savoia, cercò invano la conquista del borgo, che strenuamente difese le proprie terre, a differenza di altri paesi vicini che - dati alle fiamme - si arresero ai sabaudi. Ulteriori scontri si ebbero nel 1671 con il comune di Briga per futili motivi legati al territorio da pascolo.
In seguito alla caduta della Repubblica di Genova nel 1797 e all'istituzione della Repubblica Ligure di Napoleone Bonaparte, Triora divenne capoluogo cantonale della Giurisdizione degli Ulivi e dal 1805 parte integrante del Dipartimento delle Alpi Marittime francese.
Triora, vista dal cimitero
Il Congresso di Vienna del 1814 stabilì il ritorno di Triora nei territori del Regno di Sardegna, così come gli altri comuni liguri della precedente repubblica democratica ligure napoleonica, e il definitivo passaggio nel neo-costituito Regno d'Italia.
Nel corso del XX secolo la storia di Triora subì, secondo alcuni per le continue liti tra amministratori, notevoli contrasti governativi specie riguardo al territorio comunale, anche in seguito alla costituzione del comune di Molini di Triora nel 1903.
La seconda guerra mondiale contribuì drasticamente alla decadenza del comune, dove la furia nazista si accanì furiosamente il 2 e 3 luglio del 1944. Il borgo venne dato alle fiamme e furono rasi al suolo interi quartieri, causandone il repentino spopolamento.
Finita la guerra si ridisegnarono i confini comunali nel 1947 e si stabilì l'assorbimento della frazioni brigasche di Realdo e Verdeggia, che scatenò vivaci contese comunali.
Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità Montana Argentina Armea, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010[6] e in vigore dal 1º maggio 2011[7].